Fiori in porcellana fredda

heading_title

Ogni fiore ha sicuramente la propria morfologia, composizione, caratteristica. Oltre ovviamente alle esigenze di carattere vitale, quali terreno, clima, esposizione, etc... Questi fattori, uniti alle condizioni esterne, contribuiscono nell'adattamento a tali condizioni, fino a determinarne - nel corso di anni, secoli, millenni - le specificità, producendo, per ciascuna famiglia, più o meno varietà differenti.

Per ogni fiore, esistono infatti, in natura. tante varianti. Considerando poi ibridi ed innesti, praticamente infinite!

Questa premessa ci aiuta a capire perchè, il loro irresistibile fascino, è spesso motivo di elementi decorativi. Li troviamo praticamente ovunque e non c'è artista (o quasi), che non possa desiderare ritrarli nelle proprie opere, realizzarne copie più o meno fedeli con i materiali più disparati, arricchire oggetti di arredamento o cerimoniali con la loro presenza. Se a questo ne aggiungiamo il simbolismo ed il "significato" associato a moltissimi fiori, comprendiamo bene da dove origina il desiderio di realizzarli anche in porcellana fredda, con lo scopo di immortalarli per tempi lunghissimi e per tantissimi scopi.

Ma vediamo cosa occorre per poterli realizzare in porcellana fredda.

Indispensabili

Anzitutto la materia prima, la porcellana fredda, appunto. Ne esistono di tante marche, con caratteristiche differenti, anche se di poco ma sicuramente ogni artista, artigiano o appassionato che sia, individua quella di proprio gradimento. Ne esistono di più o meno morbide, di più o meno flessibili, di già colorate, di trasparenti, con finitura finale opaca e tendenzialmente dure e fragili, o più lucida. Insomma, c'è molto da provare e da scegliere. In genere poi si possono sempre mescolare. L'elenco di quelle da noi rivendute è disponibile al seguente link. Per colorare la porcellana, si consiglia l'uso di coloranti molto concentrati, a bassissimo contenuto di legante e ricchi di pigmento. Spesso, per ottenere un colore, è necessario utilizzare più coloranti assieme, nelle desiderate quantità. Si utilizzano ultra-colors, colori concentrati per paste alimentari, tempere gouache extra-fini, etc... In caso contrario la pasta di porcellana assorbirà troppo legante (spesso acqua), che la renderà molto appiccicosa e molle. Inoltre, asciugando, potrebbe verificarsi la formazioni di crepe.

Di séguito daremo informazioni sul generico modo di operare nella realizzazione di fiori o piante. Tuttavia si consiglia caldamente di acquisirne tecniche e segreti, frequentando videocorsi online o tramite uno dei nostri videocorsi in DVD molto puntuali e di qualità, sinora realizzati: PEONIA e ROSA, disponibili con o senza venatori e cutter dedicati. Attualmente i due DVD sono disponibili in offerta in coppia con spedizione gratuita.

La porcellana va stesa bene utilizzando un rullo antiaderente, che può essere rullo in acrilico (con anelli per lo spessore o meno) o rullo in acciaio. Per agevolare questo ed il passaggio successivo, si consiglia l'uso di un tappeto antiaderente alto oppure (ma si consiglia il precedente) un comune tappetino in silicone. Molte persone amano utilizzare, come base per la stesura della pasta, un apposito tappeto rigido (detto anche "tavoletta per fiori") che dispone di alcune scanalature, in modo che, quando si stende la pasta, resti un "canaletto" più spessoal centro, utile per l'inserimento dei fili animati di sostegno e indispensabili per l'unione al resto del ramo o del fiore stesso.

Una volta stesa la porcellana, si utilizzeranno i cutter tagliapasta, disponibili in plastica (spesso in PLA) o in metallo, normalmente meglio se accoppiati in set ai venatori dei fiori che si vogliono realizzare.

Stesa e tagliata la porcellana fredda nelle forma desiderata, si preleva tale forma, si inserisce il ferretto animato dove necessario, e la si pone sul tappeto alto già descritto prima. Poi, con l'aiuto di un bulino grosso in metallo, se ne vanno ad assottigliare i bordi. L'effetto finale deve essere, quanto a spessore e consistenza, simile il più possibile a quello reale. Ecco perchè, un metodo importantissimo, è quello di lavorare avendo sempre il fiore reale a disposizione per tutti gli studi e gli spunti del caso.

Ora un passaggio determinante: porre la pasta tra i due elementi che costituiscono il venatore ed andare ad esercitare una pressione, più o meno decisa in funzione di diversi parametri, avendo cura che la pasta non esca al di fuori del venatore. In caso accadesse, occorrerà tagliare le parti recenti e provvedere nuovamente all'assottigliamento dei bordi con il bulino grosso in metallo.

Ora andiamo ad estrarre l'elemento dal venatore e,  a seconda del fiore e della tecnica, si lascerà asciugare in posa naturale, utilizzando per comodità, un tappeto ondulato.

Si assembleranno così i vari elementi, utilizzando colla vinilica, mixata con acqua, e/o il ferretto di sostengo, tenuto unito al resto tramite la guttaperga, un nastro carta disponibile in rotolini di vari colori e in due misure di larghezza (6 e 12 mm) che, se tirato, libera la colla presente nelle sue minuscole pieghe, consentendo così di attaccare tra loro i fili di petali e foglie.

Altro passaggio importantissimo quanto delicato, è la cosiddetta "sfumatura" di colore, ovvero il passaggio molto delicato ed in più riprese, di pigmento opaco in polvere, effettuato tramite pennelli tondi, piatti o anche a ventaglio per elementi grandi, purchè con setole molto morbide, direttamente sulla pasta completamente asciutta da effettuarsi, a seconda dei casi, prima e/o dopo l'assemblaggio. In genere questa rappresenta l'ultima o quasi fase della realizzazione del fiore o della pianta.
Per questo scopo, molti preferiscono utilizzare i pastelli secchi per artisti, "grattuggiati" su carta abrasiva fine,  ricavandone così polveri ad altissima concentrazione di pigmento.
I pigmenti, però, perchè restino sulle parti colorate più a lungo possibile, poi vanno fissati tramite fissativo srpay, a scelta tra ad effetto finale opaco (generalmente utilizzato) e lucido.

Completano poi il elementi di decoro come muschio di vario tipo e colore, basi e supporti vari.



Tecniche

Le tecniche di realizzazione si ispirano generalmente alla composizione del fiore, nel senso della sua struttura e morfologia, talvolta differenziate da guizzi ed idee singolari, quanto efficaci, per aggirare o semplificare alcune difficoltà dovute alla particolare forma e struttura del fiore (o della pianta). Non esiste dunque una tecnica assoluta bensì diverse, magari divise per gruppi di fiori simili da un punto di vista della composizione. Poi ci sono tecniche differenti anche per quanto riguarda la colorazione, dove sono tanti i colori che si possono usare o che è necessario utilizzare in particolari circostanze.




ESEMPI DI FIORI REALIZZATI A MANO IN PORCELLANA FREDDA

















Autore: Marcella Merafina